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Impara subito le 7 Regole per parlare bene

Ti hanno sempre insegnato che le parole non servono a nulla, che solo i fatti contano! Non è vero. Le parole sono esse stesse fatti e in questo libro io ti spiego perchè

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Nei Paesi Nordici quando una persona parla dei propri familiari, li presenta come il marito, la moglie, il figlio, la figlia. Non dice “mio” marito, “mio” figlio. Perché sa che non le appartengono. E questa convinzione è talmente radicata nella loro cultura da essersi trasferita anche nella comunicazione di tutti i giorni.
Io credo che dovremmo farlo anche noi. Non c’è nulla di male nel dire “questo è mio figlio”, ma quando lo diciamo dobbiamo anche ricordare a quella parte di noi che lo vuole tutto nostro, che in realtà non lo è, e non lo è mai stato.
E’ venuto attraverso di noi. E’ qui e sta crescendo grazie a noi. Ma non ci appartiene.
Una delle lezioni più dure che una madre deve affrontare è proprio questa, e per quel che mi riguarda, tanto di cappello a chi ci riesce. Tracciare la strada che dovranno percorrere i nostri figli significa dire loro che non potranno mai andare da nessuna parte.

Un esercizio molto semplice, che mi è stato consigliato e che io condivido con voi, è questo: quando vi trovate di fronte ad una scelta da fare che riguarda la vita di vostro figlio/a, anche una piccola scelta come decidere di acquistare una maglietta piuttosto che un’altra, o andare a giocare in quel parco piuttosto che in quello sotto casa o ancora piccole decisioni che riguardano il quotidiano, cerchiamo di interpellare lui o lei, visto che le conseguenze della decisione riguardano lui o lei. E anche qualora nostro figlio scegliesse ciò che noi abbiamo scartato, diamogli l’opportunità di esprimere pienamente se stesso e, se possibile, accontentiamolo/a.
Funziona? Non ve lo so dire. Credo che la ricetta per fare una buona madre non l’abbia ancora trovata nessuno. Però c’è un modello, elevatissimo, a cui tutte possiamo ispirarci. Tanto tempo fa, è vissuta una donna, che pur sapendo che il proprio figlio prima o poi sarebbe stato preso dal nemico e condannato a morte, a causa della vita che aveva deciso di intraprendere, lo ha lasciato fare nella piena libertà. Quella donna è la Vergine Maria.

  • Ho partecipato al corso dal 13 al 20 Novembre a San Marino e sono rimasta davvero entusiasta della sua persona. Molto brava e preparata. Ha saputo coinvolgermi e trasmettermi col cuore il messaggio di Louise. Brava! Grazie.

    Gabriella Pagagnotto
  • Carissima Alessandra, hai condotto la tua sessione in modo fantastico, la tua voce mi ha condotta dentro l'argomento con una facilità impressionante. Rimani concentrata e radicata così. Con Amicizia e Affetto.

    Patrizia Ammione
  • Well prepared on all levels of communication.

    Carmela Mazzella
  • Cara Alessandra, Grazie infinite per la tua presentazione. Ho portato il benessere delle tue parole, della tua presenza, della tua dolcezza per tanti giorni dopo la tua esposizione. Tu tocchi il cuore delle persone, semplicemente con la tua presenza infondi amore e rassicuri.

    Mihaela Roman
  • Alessandra, Grazie per l'esperienza regalatami. Sei stata molto comunicativa, chiara e decisa. Grazie.

    Olimpia Quattrone
  • Estremamente seria e rispettosa del lavoro altrui. Professionalmente molto preparata, promette solo ciò che sa di poter mantenere, dall'alto della sua grande esperienza del settore del telemarketing / ecomarketing. Puntuale e precisa nel resoconto dell'attività svolta.

    Claudio de Togni
  • Cara Alessandra, volevo ringraziarti per quanto mi hai dato in questo corso, più o meno conoscevo i concetti che abbiamo sviluppato ma non ero mai riuscita a farli miei!!! Grazie a te ci sono riuscita!!!!

    Sandra Scoziero
  • Mi piace aver avuto conferma del fatto che ci sono molti modi per crescere, che si può imparare sempre, che i momenti in cui ti senti indietreggiare in realtà sei come una fionda: stai prendendo la rincorsa per fare un lancio in avanti. Grazie!

    Vittoria Baccagini